Quale percezione abbiamo del concetto di spazio pubblico? E quale esperienza facciamo realmente del suo potenziale? Quanto perdiamo di questa prolifica complessità nel momento in cui la diversità viene scambiata per pericolo e il pregiudizio contrabbandato per sicurezza? Le città italiane sono state tessute (e questo, quotidianamente, continua ad accadere) dal passaggio di popoli e individui diversi, provenienti da qualsiasi parte del mondo, al punto che il termine multiculturale perde senso al cospetto di questa ricchezza.
La coabitazione tre le persone non è mai facile, ma immaginare l’uniformità sociale del proprio habitat urbano è più stupido che iniquo. Una storia comune, senza voler proporre soluzioni, senza prendere il ruolo che compete a chi amministra il territorio, può essere un temporaneo approdo per chi abita l’area del Quartiere, con la condivisione di storie e sguardi. Tra desideri e paure, tra facili etichette e possibilità ignorate, ogni spazio pubblico è soprattutto la dimensione in cui si deposita un racconto corale, un ritratto collettivo e in qualche modo anonimo; tra conflitti invecchiati male e inedite alleanze ogni storia di quartiere è una storia comune.
Nucleo del progetto è un laboratorio di autoapprendimento condotto con un gruppo trasversale di abitanti del nostro quartiere, sulla percezione dello spazio pubblico. Il suo obiettivo principale è la sollecitazione di un’osservazione rinnovata che tenga conto anche di visioni e sensibilità escluse dalle rappresentazioni ufficiali. I metodi e gli strumenti sono quelli dell’educazione alla pari, senza allievi e senza insegnanti, con esercizi e pratiche presi in prestito dall’universo della pedagogia sperimentale e dai linguaggi dell’arte.
Nel corso dei quattro incontri verranno accostati alcuni temi come: la comunità, la memoria collettiva, il rapporto tra pubblico e privato, le sensazioni nello spazio urbano, la convivenza. Gli incontri si svolgeranno come tavole rotonde, senza frontalità, e potranno tenersi sia al chiuso sia all’aperto, privilegiando luoghi pubblici o che siano percepiti come tali dai residenti.
Oltre alle conversazioni verranno proposti esercizi, attività collettive, piccole riflessioni da compiere tra un incontro e l’altro e restituire poi con il gruppo, escursioni e passeggiate nel quartiere.
Un possibile esito del laboratorio è la creazione di un set di visite guidate a luoghi (o passaggi, persone e storie) che non trovano spazio nelle mappe monumentali e in quelle dei servizi.
Il progetto si conclude con un incontro finale, in forma di lezione aperta, che presenterà a un pubblico più ampio i risultati e i processi di Una storia comune, oltre a proporre la testimonianza di analoghe esperienze.
Programma
I - Chi siamo - giovedì 12 maggio 2022 - ore 16.00 - presso Fondazione smART
II – Ritrovarsi - venerdì 13 maggio 2022 - ore 16.00 - presso Fondazione smART
III – Scoperte - giovedì 19 maggio 2022 - ore 16.00 - presso Fondazione smART
IV - Arrivederci qui - venerdì 20 maggio 2022 - ore 16.00 - presso Fondazione smART
V- Lezione aperta in luogo pubblico - sabato 21 maggio 2022 - ore 11.00 - presso Caffè Nemorense (Parco Virgiliano)
Progetto realizzato con il patrocinio del Municipio II.
Attività gratuita su prenotazione, aperta agli abitanti del quartiere Trieste.
Durata di ogni incontro: 2/3 ore, secondo disponibilità.
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