Iginio De Luca | Artisti | Didattica

2020
Quello che c’è. Lo spazio, il tatto, la superficie, il suono. (CAMPUS ARTISTI IN ERBA)
Siamo in una stanza; intorno c’è quello che c’è, quello che ci deve essere per far sì che lo spazio contenuto assuma la forma e il nome di aula. Le pareti, il pavimento, il soffitto, le finestre, le porte, gli armadi, i tavoli e le sedie, fino ai termosifoni e gli estintori; elementi statici senz’anima e senza voce, irremovibili presenze chiuse nel loro concetto di oggetto. Un vuoto in attesa di pieno, ma il vuoto è già pieno, c’è già tutto, basta saperlo osservare e ascoltare. Con i bambini si avvierà un coinvolgimento sensoriale per sviluppare un rapporto intimo e alternativo con lo spazio interno ed esterno - l’aula e il giardino - e gli oggetti in esso contenuti, una relazione diversa i cui i protagonisti saranno il tatto (con gli oggetti e non tra di loro), il suono e la comunicazione non verbale. Lo sfregamento delle mani sulle superfici degli oggetti, sarà il pretesto acustico per dare voce agli elementi presenti nell’aula. Microfoni, registratori e computer saranno gli strumenti tecnologici per prelevare tutte le diverse sfumature sonore. A fine workshop è prevista una performance musicale. I suoni generati e registrati, saranno montati e organizzati in una traccia audio e abiteranno lo stesso spazio servito a crearli in un’installazione sonora suggestiva e coinvolgente. Finalmente l’aula tornerà a parlare!



Biografia

Iginio De Luca (Formia, 1966). Vive a Roma, insegna Decorazione e Installazioni Multimediali all’Accademia delle Belle Arti di Frosinone. E’ un artista poliedrico e un musicista. Negli ultimi anni la sua poetica si è concentrata soprattutto sulla produzione di video, di immagini fotografiche, installazioni sonore ma anche di “blitz”. A cavallo tra arte urbana e performance, l’artista compie azioni con elementi di forte disturbo e impatto visivo. Nel 2019 per Mincione Editions pubblica il libro Blitz, a cura di Claudio Libero Pisano. Suoi video sono stati proiettati in numerosi festival in Italia e all’estero, ha partecipato alla XIV Quadriennale di Roma, ha esposto in spazi pubblici e privati come museo Maxxi, Palazzo Reale di Napoli, Auditorium Parco della Musica, la Galleria Nazionale, Palazzo delle Esposizioni, AlbumArte, Museo Macro, Museo Ciac di Genazzano, Museo del Vittoriano. Nel 2018 ha partecipato ai Martedì Critici ed è stato invitato in varie residenze. Il suo lavoro si trova in numerose collezioni pubbliche e private. Tra le mostre personali Expatrie, 2016; Riso Amaro, 2017, Albumarte; lailat, 2018, Sound Corner dell’Auditorium.